Tra le piante aromatiche che non dovrebbero mai mancare in casa abbiamo quella di rosmarino: dall’odore profondo e persistente, è utile non solo per condire cibi e pietanze, ma anche per realizzare profumatissimi oli essenziali da utilizzare sia sul corpo, sia sui capelli.
Così come lo zenzero e lo zafferano può essere tranquillamente coltivato sia nell’orto, che in balcone per poterlo avere sempre a portata di mano!
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Caratteristiche della pianta di rosmarino
Il rosmarino nasce da una pianta molto resistente e semplicissima da coltivare. Appartiene alla famiglia delle lamiacee esattamente come il basilico e la salvia e, allo stesso modo, trova largo impiego in cucina come aromatizzante.
Il suo nome originale è rosmarinus officinalis e consiste in un arbusto perenne sempreverde composto da piccoli cespuglietti. Occupa pochissimo spazio, quindi può essere collocato in un angolo del giardino, sul davanzale della finestra e in balcone, anche se conviene tenerlo in cucina per poterlo utilizzare all’occorrenza.
Le sue foglie sono lunghe e strette, oltre che estremamente profumate, mentre i suoi fiori oscillano tra il bianco e il viola e sbocciano soprattutto in primavera.
Coltivazione del rosmarino
Come accennato, il rosmarino può essere coltivato in modo molto semplice anche dai meno esperti sia in un orto, sia in vaso. Per farlo crescere al meglio, però, torna sempre utile seguire alcuni consigli per prendersene cura al meglio.
Terreno e clima adatti al rosmarino
Il rosmarino è una pianta mediterranea, di conseguenza ama tantissimo il caldo e una buona esposizione al sole. In ogni caso, si adatta facilmente anche alle zone di penombra e resiste al freddo, quindi può essere coltivato anche in montagna tenendolo, però, al riparo da eventuali gelate.
Per quanto riguarda il terreno, invece, la pianta di rosmarino predilige quello arido e sciolto e non teme la siccità . Un incentivo può essere dato da una terra a fondo sabbioso ben drenante, non necessariamente ricco di materia organica ma, piuttosto, non eccessivamente umida. Se si ha a che fare con un terreno particolarmente compatto e argilloso, meglio mescolare un po’ di sabbia in modo da renderlo più leggero e drenante.
Semina del rosmarino
Il rosmarino può essere coltivato a partire dal seme ma è la pratica meno diffusa, dato che si tratta di una pianta in grado di svilupparsi e moltiplicarsi facilmente per talea o per partizione dei ceppi. Se, però, volessi comunque seminarlo, ricordati di farlo in primavera, in modo da farlo crescere con un clima temperato.
Talea di rosmarino
Se, invece, decidessi di procedere per talea, allora ti basta semplicemente prenderne un rametto lungo circa 10-15 centimetri, rimuovere le foglie lasciando solo quelle in cima e spelando leggermente la corteccia alla base, immergerlo nell’acqua e lasciarlo radicare.
Dopo circa una settimana le radici cominceranno a spuntare e il rametto sarà pronto per essere piantato in vaso. Una volta ottenuta la nuova piantina la si potrà trapiantare in campo aperto o all’interno di un vaso.
La talea può essere effettuata in qualsiasi momento dell’anno, ma è preferibile optare per periodi dal clima mite, quindi in primavera o in autunno.
Sesto di impianto del rosmarino
Per quanto riguarda il sesto di impianto, invece, ricordati che il rosmarino è un arbusto cespuglioso, quindi il consiglio è di inserire una sola pianta all’interno dell’orto. Nel caso in cui volessi coltivarne di più, lascia una distanza di circa 50 centimetri tra una pianta e l’altra.
Irrigazione del rosmarino
Essendo resistente al caldo e alla siccità , il rosmarino si accontenta dell’umidità dell’aria. Durante il primo anno di vita è preferibile procedere con irrigazioni costanti, poi ci si può limitare a bagnare il terreno durante i periodi più caldi e sempre con moderazione.
Concimazione del rosmarino
In merito alla concimazione, non è necessaria; un paio di volte l’anno può rivelarsi utile apportare degli elementi nutritivi, privilegiando i concimi a lenta concessione (quindi non liquidi) con prevalenza di azoto e potassio.
Potatura del rosmarino
Il rosmarino non richiede potature particolari, basta semplicemente tagliare i rametti per ridimensionare la pianta che, tra l’altro, non risente in alcun modo di questa operazione.
Raccolta del rosmarino
Il rosmarino viene raccolto al bisogno, tutto l’anno e tagliando le cime dei rami. Lo si può raccogliere anche durante la fioritura senza problemi.
Conservazione e uso in cucina del rosmarino
Trattandosi di una pianta sempreverde, il rosmarino può rimanere tutto l’anno nell’orto, in balcone o sul davanzale. In ogni caso, si può anche essiccare e tritare insieme ad altri aromi e spezie per realizzare un condimento per secondi di carne e pesce.