Hai ritagliato un angolo del tuo giardino da dedicare alla coltivazione di frutta e ortaggi? Vuoi dare libero sfogo alla tua creatività , servendo in tavola prodotti a chilometro zero, direttamente dal produttore al consumatore? Allora sei nel posto giusto!
La coltivazione di ortaggi direttamente nel giardino di casa non è così difficile come sembra. Se poi hai una certa dimestichezza con gli attrezzi del mestiere, il risultato non potrà che essere soddisfacente! Hai bisogno di qualche idea per iniziare? Puoi partire dai peperoni!
Peperoni: caratteristiche e tipologie
Prima di iniziare con la semina, è bene che tu conosca gli aspetti principali di questo ortaggio colorato e gustoso! In primis, il peperone appartiene alla famiglia delle Solancee esattamente come il pomodoro, la patata e la melanzana. Le sue origini sono brasiliane ed è arrivato in Europa durante la metà del Cinquecento, diffondendosi talmente tanto velocemente da contare, già alla fine del Seicento, più di 30 varietà diverse.
Queste ultime, oggi, si possono classificare in 4 categorie principali in base alla loro forma:
- peperoni di forma quadrata: quelli maggiormente piantati in orti domestici, comprendenti il Quadrato di Asti, il California wonder e il Jolo wonder;
- peperoni di forma rotondeggiante: la varietà principale è il Cuore di bue;
- peperoni di forma allungata: i più conosciuti, come il Peperone di Nocera, il Corno di toro e lo Spagnolino dolce;
- peperoni piccanti: i più famosi sono il Peperoncino di Cajenna e quello Habanero.
Coltivazione dei peperoni in 6 step
Adesso che sei in grado di scegliere la tipologia di peperone che più ti piace, puoi passare ad esaminare più nel dettaglio quello che riguarda la vera e propria coltivazione, partendo dalle basi. Un procedimento per step può sicuramente aiutarti:
1. Valutazione del clima
Considerate le sue origini tropicali, il peperone necessita di un clima caldo-temperato per poter crescere, quindi sarà necessario posizionarlo in un luogo soleggiato. In Italia, ad esempio, vanno benissimo tutte le zone pianeggianti. Puoi iniziare a seminarlo sotto protezione già a fine inverno, nel mese di febbraio, per poi scoprirlo in estate.
E se le condizioni climatiche non sono favorevoli, nessun problema: leggi il nostro articolo sulle migliori serre per orto e acquista il modello giusto per te!
2. Predisposizione del terreno
Il terreno ideale per la coltivazione del peperone deve essere profondo, con composizione equilibrata, con poca argilla e abbastanza permeabile. L’acqua piovana, infatti, deve essere in grado di infiltrarsi velocemente per evitare quei ristagni idrici che fanno soffrire la pianta. Analizza anche il pH, che deve essere neutro, ovvero compreso tra 6,5 e 7,2.
Comincia a preparare il terreno durante l’autunno precedente la coltivazione, effettuando un’aratura di 35-40 centimetri di profondità . Procedi, poi, con un’erpicatura tale da sminuzzare le zolle e con una rollatura che pareggi e compatti il terreno. Dividi queste operazioni, compiendole metà in autunno e metà in primavera, sempre in presenza di terreno asciutto.
3. Quando seminare
Generalmente, la semina dei peperoni avviene in un ambiente protetto in inverno sia perché non tollerano il freddo, sia perché la germinazione è relativamente lenta. Se non disponi di una serra, puoi optare per una cassetta ricoperta in vetro o da un telo di plastica, all’interno della quale puoi disporre il terriccio mischiato a letame o compost.
Grazie alla fermentazione generata dalla decomposizione del materiale organico, la temperatura all’interno della cassetta sarà piuttosto elevata. In ogni caso, deve mantenersi intorno ai 25°C e mai sotto i 20°C, almeno fino a quando le piantine non cominceranno a spuntare. Successivamente, invece, la temperatura può scendere fino (ma non sotto) ai 18°C. Non appena le piantine mostreranno almeno 3-4 foglie sarà necessario trapiantarle in vasetti in torba con un diametro di circa 8 centimetri. Ricorda: una sola pianta per ogni vasetto!
Se vuoi evitare il trapianto, puoi seminare i peperoni direttamente in cubetti di torba o terriccio già predisposti ed inseriti all’interno di un reticolo a maglie quadrate, che può essere piantato direttamente nel suolo insieme alle piantine. In questo modo potrai risparmiare tempo e fatica! Nelle regioni meridionali, puoi effettuare questo tipo di semina in pieno campo durante la metà di aprile, dopo aver tracciato delle file distanti tra loro di almeno 60 centimetri e contenenti delle buche ad una distanza di circa 50 centimetri l’una dall’altra. In ogni bocchetta potrai piantare anche 2-3 semi.
4. Quando trapiantare
Con il trapianto iniziare la vera e propria fase della coltivazione. Puoi effettuarlo direttamente in campo aperto in un momento non soggetto a drastici cali delle temperature, durante il quale i gradi notturni non scendano sotto i 10°C. Il periodo migliore, infatti, va da metà aprile a metà giugno. Se hai precedentemente coltivato i peperoni in vasetti di torba, allora l’operazione sarà ancora più semplice: ti basterà scavare delle piccole buche e inserire le piantine insieme al supporto in torba.
5. Coltivazione
Una volta effettuato il trapianto, il gioco non è ancora finito, anzi: sei solo a metà strada! Davanti a te, hai ancora da compiere diverse operazioni:
- una o più sarchiature, mirate ad arieggiare lo strato superficiale del terreno e ad eliminare eventuali erbacce presenti;
- una o più rincalzature, che aggiungano della terra alla base del fusto. In questo modo proteggerai il colletto, la parte più delicata, evitando che entri a contatto con l’acqua rischiando di marcire.
- una rimozione dei germogli che cresceranno all’ascella delle foglie, ovvero quella parte compresa tra il picciolo e il fusto, perché non fanno altro che sottrarre ai peperoni sostanze nutritive indispensabili;
- una cimatura, da applicare non appena la piantina raggiungerà l’altezza di 15-20 centimetri, cioè la recisione delle cime di ogni ramo, in modo da favorire la crescita e lasciando una maggiore quantità di sostanze nutritive a disposizione.
6. Raccolta
Eccoci arrivati alla parte finale: finalmente, la raccolta! Devi sapere che i frutti non maturano tutti insieme, quindi dovrai raccoglierli in momenti diversi, tagliando il picciolo vicino al fusto. Gli unici a raggiungere una grandezza accettabile prima della maturità sono i peperoni verdi, che puoi raccogliere quindi in anticipo, mentre quelli gialli e rossi devono prima acquistare la loro colorazione tipica per essere raccolti e cucinati.Â
Servili a crudo come insalata, cucinati al forno o alla griglia com contorno, saltati in padella insieme a del pollo sfilettato o come condimento per gustose spaghettate!
Puoi renderli ancora più gustosi utilizzando l’aroma giusta: scopri come coltivare lo zafferano in casa!
Se ti sei appassionato, prova a leggere anche i nostri articoli su come coltivare peperoni, melanzane, zucchine e fragole!