Se il mondo dell’arte ha numerose sfaccettature, altrettanto numerosi sono gli strumenti che permettono di applicare tecniche diverse e ottenere risultati sorprendenti. Tra questi rientra sicuramente il pirografo, un attrezzo che consente di incidere e decorare il legno e altri materiali antichi.
Questa tecnica ha origini molto datate: le prime realizzazioni, infatti, risalgono alle civiltà precolombiane ed egizie che, già all’epoca, utilizzavano una sorta di pennino dalla punta incandescente che, bruciando, permetteva di creare incisioni decorative sull’oggetto prescelto.
Ad oggi la tecnica non ha subìto modifiche; anzi, i pirografi si sono evoluti per stare al passo con i tempi e per consentire ad artisti e artigiani di dar vita a opere sempre più belle e di design. I modelli migliori, ad esempio, danno la possibilità di regolare l’intensità del calore per creare meravigliose sfumature e ottenere veri e propri capolavori.
Se hai voglia di imparare e vorresti acquistare il tuo primo pirografo o, viceversa, hai già compiuto i primi passi e ti piacerebbe avere in casa uno strumento più efficiente, segui questa semplice guida all’acquisto per compiere la scelta migliore per soddisfare le tue esigenze!
Come scegliere un pirografo: caratteristiche fondamentali
Ogni pirografo è diverso dall’altro e generalmente influisce molto il gusto personale ma, di fronte ad una scelta ben ponderata, è utile tenere in considerazione alcune caratteristiche comuni a tutti i modelli che possono aiutare ad imboccare la strada migliore:
Temperatura
Si tratta del primo elemento da valutare in fase di acquisto di un pirografo. I modelli base raggiungono una temperatura di 200°C al massimo, prestandosi per lavori piccoli ed incisioni su materiali piuttosto morbidi, come legno tenero e sughero. Sono la scelta ideale se hai appena iniziato e necessiti di uno strumento non eccessivamente complicato che ti permetta di prendere confidenza con la tecnica.
I modelli più evoluti, invece, sono strumenti semi professionali e adatti ad utenti più esperti, che hanno già dimestichezza con la pirografia: possono raggiungere temperature molto alte, intorno agli 800°C, permettendo di incidere anche materiali più duri come i metalli.
Ovviamente, il prezzo tra le due varianti è decisamente diverso: un modello base costa meno di uno professionale, che offre prestazioni e funzionalità elevate e consente di ottenere risultati migliori.
Dimensioni
Le dimensioni di un pirografo cambiano a seconda del modello e delle caratteristiche. Se scegli una tipologia base allora avrai a che fare con uno strumento piccolo, che non richiede molto spazio; al contrario, un modello professionale ha dimensioni maggiori perché offre più funzionalità e migliori prestazioni.
Nello specifico, alcune varianti sono dotate di una centralina elettrica che consente di regolare la temperatura e di un apposito supporto per riporre la punta metallica durante e dopo l’uso. La centralina, poi, richiede la presenza di un piano di lavoro abbastanza ampio che, di conseguenza, aumenta ancora di più le dimensioni dello strumento.
Se non necessiti di un pirografo professionale e vuoi semplicemente realizzare dei piccoli oggetti in modo amatoriale, puoi tranquillamente optare per un modello piccolo e poco ingombrante: senza creare troppo caos riuscirai comunque ad esserne soddisfatto!
Impugnatura
La forma dell’impugnatura è fondamentale: deve essere sicuramente ergonomica per permettere all’utente di utilizzare lo strumento con facilità, maneggevolezza e soprattutto sicurezza. Inoltre, un’impugnatura salda diminuisce lo sforzo umano e agevola nella precisione dell’incisione e nell’evitare errori.
Centralina
La sua presenza non è solo importante per migliorare le prestazioni del pirografo, ma anche per il controllo della temperatura: evita, infatti, il surriscaldamento sia della punta metallica, sia dell’impugnatura, agevolando di gran lunga il lavoro.
La possibilità di poter impostare la temperatura e la presenza di una protezione che salvaguardi dalle bruciature sono davvero decisive, considerando che una punta troppo calda potrebbe compromettere la buona riuscita del lavoro finale.
A prescindere, comunque, dal modello prescelto il consiglio è quello di evitare sessioni di lavoro troppo lunghe e di fare delle pause, durante le quali il pirografo deve essere spento per evitare che la punta metallica si surriscaldi troppo.
Accessori
Scegliendo un modello di pirografo semi professionale si hanno a disposizione diverse tipologie di punte realizzate in una lega metallica leggera e resistente, come l’acciaio al nichelcromo. Grazie alla vasta scelta è possibile realizzare forme ben definite e tratti diversi per dar vita a sfumature particolari.
Un set di punte metalliche base dovrebbe comprendere:
- la classica punta sottile, adatta agli schizzi e ai dettagli;
- la punta a sezione triangolare o quadrangolare, per le tracce più lunghe;
- una punta piatta, per dar vita alle sfumature;
- una punta sagomata, per ottenere l’effetto di sottili linee parallele.
I modelli più avanzati mettono a disposizione anche punte per l’effetto graffiato e per l’incisione di elementi decorativi particolari come stelle, rombi o spirali. In ogni caso, le punte possono essere acquistate anche a parte e dopo aver imparato bene la tecnica.
Alimentazione dei pirografi: elettrica e a gas butano
La maggior parte dei pirografi in commercio, sia economici che professionali, sono generalmente alimentati dalla corrente elettrica e, quindi, muniti di trasformatore per la bassa tensione e di cavo da collegare ad una presa di corrente.
Alcuni modelli, però, si alimentano a gas butano, ovvero quello utilizzato per i classici accendini. Il vantaggio di questo tipo di alimentazione risiede nella maggiore libertà di movimento dovuta all’assenza del cavo: il pirografo può essere spostato da una parte all’altra senza porsi il problema di dover cercare una presa elettrica nei paraggi.
Inoltre, di solito i pirografi a gas butano sono anche degli ottimi saldatori a stagno e di coltello a caldo, hanno un serbatoio del gas molto semplice da ricaricare e garantiscono un’autonomia di circa 1 ora. Da questo, si evince la versatilità dello strumento che, infatti, è amatissimo da artigiani ed esperti del fai-da-te: con un pirografo a gas butano possono raggiungere temperature oltre i 400°C e disporre di un gran numero di punte destinate sia alla saldatura, sia alla decorazione.
Adesso non ti resta che scegliere il modello che fa per te e portarlo in casa o in studio: dai sfogo alla tua creatività e realizza le tue personalissime opere d’arte!