Se, tra le tue passioni, rientra la dedizione all’orto, all’interno del quale coltivi frutta e ortaggi 100% biologici da consumare con la tua famiglia, allora avrai sicuramente sentito parlare della pacciamatura.
Non è così? Allora hai perso un passaggio non solo fondamentale, ma anche molto utile per coltivare al meglio il tuo orto (che sia un orto verticale o un orto sinergico) ottimizzando i tempi e ottenendo risultato davvero eccellenti!
Cos’è la pacciamatura e a cosa serve
Il termine “pacciamatura” deriva da “pacciame”, ovvero lo strato generalmente composto da foglie secche e rami che si deposita nel tempo sul terreno. La tecnica, infatti, non fa altro che ricreare quest’attività naturale depositando manualmente materiale organico intorno alla base delle piante.
Può essere adottata sia in orticoltura, sia in giardinaggio e, sebbene abbia origini molto antiche, negli ultimi anni è tornata in voga, soprattutto per la cura di orti piccoli e casalinghi.
Praticare la pacciamatura consente di ottenere numerosi vantaggi, soprattutto il miglioramento della produzione e la riduzione di interventi colturali, risparmiando tantissimo tempo e risorse. I motivi per i quali può essere adottata sono diversi:
- mantenimento dell’umidità del terreno, evitando un’eccessiva traspirazione;
- creazione di uno strato protettivo, per proteggere le coltivazioni dagli agenti atmosferici;
- fornitura di concimazione, a seconda del materiale impiegato;
- protezione dalle erbe infestanti, che danneggiano gravemente le colture;
- protezione del freddo invernale, aumentando la temperatura del terreno;
- preservazione la struttura del terreno, rallentando la decomposizione del materiale.
Grazie a questi vantaggi, la pacciamatura ha resistito allo scorrere del tempo e all’introduzione di tecniche più evolute e sofisticate, ma non altrettanto naturali. Di contro, si ha un unico svantaggio: bisogna effettuare la pacciamatura per ogni singola pianta, operazione che diventa abbastanza impegnativa se si ha a che fare con un orto vasto e ben fornito. Considerando, però, il tempo che si potrà risparmiare in seguito, risulta essere comunque un buon investimento!
Scopri come impiegare la pacciamatura per la coltivazione dello zenzero!
I materiali per la pacciamatura
Per effettuare una pacciamatura efficace sono necessari diversi materiali, che possono essere biodegradabili (biocompatibili) oppure plastici e, quindi, non biodegradabili. Entrambi si possono utilizzare con facilità e con ottimi risultati.
Tra i materiali biodegradabili più in uso troviamo:
- paglia;
- erba falciata;
- corteccia di alberi in pezzi;
- segatura;
- foglie secche;
- rami e piante secche;
- ghiaia;
- lapillo lavico;
- argilla espansa.
Da tenere a mente che ceppaglie, rami secchi e piante devono essere utilizzati con cautela: nonostante siano decomposti possono contenere insetti o virus e applicare una pacciamatura infetta può provocare numerosi problemi alle colture finali.
Tra i materiali non biodegradabili, invece, ci sono:
- teli in plastica;
- teli in film;
- teli di tessuto resistente;
- tessuto non tessuto.
Come realizzare una pacciamatura efficace
Prima di procedere con la pacciamatura è sempre bene assicurarsi che piante e terreno godano di ottima salute. Se presenti, bisogna eliminare preliminarmente erbe infestanti e dossi. Inoltre, si può effettuare dopo la semina e la germinazione delle piante in modo da non ostacolarne lo sviluppo.
Per realizzarla al meglio, puoi seguire questi semplici passaggi:
- effettua una lieve sarchiatura che rompa la superficie del terreno;
- irriga in modo superficiale;
- distribuisci il materiale scelto con una forca in modo uniforme;
- usa il rastrello per spalmare la pacciamatura e livellarla.
Se hai optato per i teli, il loro utilizzo varia a seconda della tipologia. Generalmente, bisogna praticare dei fori o delle incisioni a X e applicarli su un terreno ben livellato, per poi:
- fissare il telo sul terreno, con il supporto di pietre che lo tengano fermo;
- seminare o trapiantare delle piantine.
Le operazioni successive prevederanno una semplice annaffiatura. Puoi utilizzare questa tecnica per la coltivazione delle fragole e di tante altre piante che desideri avere nel tuo giardino!