Avere un piccolo orto da coltivare è non solo una valvola di sfogo, un’attività sulla quale concentrarsi per liberare la mente, ma anche un modo per consumare frutta e ortaggi biologici e genuini, ovviamente a chilometro 0. Si pensi alle melanzane, ai peperoni o alle fragole, sicuramente tra quelli più in voga e consumati!
Se stai pensando di realizzarne uno, oppure ce l’hai già e vuoi coltivare quanto più possibile, sappi che esiste un ortaggio che non puoi assolutamente dimenticare: la zucchina! Versatile, gustosa e facile da cuocere, la zucchina rientra tra gli alimenti maggiormente consumati sulle tavole delle famiglie italiane (e non solo) e può essere coltivata anche all’interno di un piccolo orto domestico. Vediamo insieme come!
Caratteristiche delle zucchine
La zucchina è un ortaggio che, seguendo la stagionalità, viene coltivata in primavera e in estate. Una volta piantata richiede parecchie attenzioni, ma può essere inserita anche tra le coltivazioni domestiche.
Il suo nome scientifico è Cucurbita pepo ed è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee, esattamente come il cetriolo. Le sue origini piantano le radici in America Centrale e, dopo la scoperta dell’America, è stata importata in Europa riscontrando subito un enorme successo. Si tratta di una pianta a cespuglio, con un fusto che tende ad allungarsi e a strisciare sul terreno; le foglie sono ampie, lobate e dotate di piccioli pelosi e pungenti. La peculiarità della zucchina risiede nella sua fioritura, che da vita a 2 tipi di fiori monosessuati: quello maschile, ovvero il fiore di zucca dal classico colore giallo-arancio e quello femminile, cioè quello attaccato al frutto.
Coltivare le zucchine in 10 step
Fatta questa piccola premessa per capire un po’ la natura e le sfaccettature della zucchina, scopriamo insieme quali sono i 10 passaggi da seguire per coltivarla al meglio e ottenere risultati soddisfacenti!
1. Scegliere la varietà da piantare
Nonostante sia un ortaggio di origine americana, la zucchina deve all’Italia la selezione e la diffusione delle sue principali varietà presenti oggi in commercio:
- Striata di Napoli: dal classico colore verde scuro, allungata e con marcate striature;
- Fiorentina: ricorda la forma di una clava, di colore verde chiaro, con buccia striata e scanalata;
- Bianca di Trieste: dal colore verde molto chiaro, quasi bianco, con una superficie liscia e dalla forma arrotondata alla fine;
- Di Faenza: una delle più diffuse. Il colore è verde chiaro, di forma regolare, con poche striature e buccia liscia.
Una volta scelta la varietà che si desidera, accertandosi che le sementi siano biologiche o provenienti da vivai di produzione bio, puoi iniziare con la semina.
2. Rotazione colturale
Se hai intenzione di coltivare le zucchine in modo impeccabile, magari associandole ad altri ortaggi, devi tenere in considerazione alcuni aspetti, primo tra tutti la regola delle rotazioni colturali. Questo perché le Cucurbitacee hanno bisogno di molta sostanza organica presente nel terreno e, di conseguenza, una determinata porzione di orto deve essere alternata, di anni in anno, con colture più leggere. In questo modo, potrai riuscire a preservare la struttura del terreno ottenendo coltivazioni sempre sane e rigogliose.
3. Clima e periodi di semina e trapianto
Considerando che la zucchina, per crescere, preferisce un clima mite, è maggiormente coltivata nelle regioni del sud Italia. La temperatura di esposizione, infatti, non dovrebbe mai scendere sotto i 12°C, dato che il freddo compromette il raccolto e incide negativamente su una crescita equilibrata. Per il tuo orto, quindi, scegli una posizione ben soleggiata, soprattutto nel periodo che va dalla primavera all’estate.
Per iniziare la semina, puoi utilizzare il semenzaio in polistirolo oppure dei piccoli vasetti in plastica con un diametro di 10-12 centimetri; per il trapianto in campo aperto considera l’arco temporale che copre dal mese di aprile a quello di luglio.
Se il clima della tua zona non è esattamente il più congeniale, dai un’occhiata al nostro articolo sulle migliori serre per orto e scopri il modello che potrebbe fare al caso tuo!
4. Terreno e concimazione
Per una buona coltivazione delle zucchine scegli un terreno sciolto e lavorato in profondità. Prima della semina, devi prepararlo al meglio: evita le parti argillose e accertati che sia ricco di sostanza organica, come accennato precedentemente. Se vuoi proseguire con una coltivazione 100% biologica ricopri il terreno con letame animale durante i mesi invernali, oppure utilizza lo stallatico secco circa un mese prima della coltivazione. Un’altra soluzione ancora risiede nell’uso di compostaggio domestico da applicare poco prima del trapianto. Se non sai quale scegliere, leggi la nostra guida ai migliori concimi per orto!
5. Irrigazione
Lo step successivo riguarda l’irrigazione, molto importante per questo tipo di ortaggio e che, solitamente, si effettua tramite sistema a goccia. Le zucchine hanno bisogno di molta acqua, quindi puoi procedere alla sua coltivazione solo se disponi di un impianto idrico costante e sicuro.
6. Distanza di trapianto
Le zucchine, oltre a molta acqua, richiedono anche parecchio spazio. Questo perché si tratta di piante rigogliose, che possono svilupparsi moltissimo sia in larghezza, che in lunghezza. Quando le pianti, quindi, presta attenzione alla disposizione nel terreno, mantenendo almeno 1,5 metri di distanza tra le file e 60 centimetri tra una pianta e l’altra.
7. Cure necessarie
Le zucchine non tollerano le piante infestanti, pertanto è estremamente importante rimuoverle attraverso sarchiature periodiche e pacciamature naturali.
Il ciclo biologico di questa pianta è molto lungo: considera che, in campo aperto, può resistere anche 4-5 mesi. Questo ti permette di effettuare diverse operazioni di pulizia della pianta, magari rimuovendo il fogliame vecchio e rovinato dal fusto, in modo da far arieggiare la chioma e convogliare tutte le energie della pianta nella produzione dei frutti.
8. Raccolta
L’ultimo passo per una piena coltivazione delle zucchine riguarda la loro raccolta che, in gergo agronomico, consiste nel raccogliere i “frutti immaturi” della pianta. Cosa vuol dire? In pratica, se i frutti non vengono raccolti in tempo continuano a crescere in modo smisurato fino a diventare enormi, quasi quanto delle zucche. Inoltre, la buccia diventa troppo dura per essere mangiata e l’interno si riempie di semi e polpa di scarsa qualità. Quindi presta molta attenzione e raccogli le zucchine nel momento in cui raggiungono una lunghezza che va dai 10 ai 20 centimetri, in base alla varietà.
Stai attento anche in fase di raccolta: l’esterno può risultare urticante e provocarti delle irritazioni. Meglio utilizzare, quindi, un camice o una maglietta a maniche lunghe e, soprattutto, guanti di protezione.
9. Usi e valori nutrizionali
Tra i vari ortaggi in commercio, la zucchina presenta ottimi valori nutrizionali. Anche il fiorillo è molto apprezzato in cucina ed entrambi possono diventare protagonisti di ricette varie e fantasiose (oltre che gustose).
Inoltre, coltivando una sola pianta puoi ottenere anche 5 chili di frutti nell’arco del suo intero ciclo vitale. Se ti trovi davanti ad una produzione molto rigogliosa, puoi anche pensare di conservare i frutti in più per la stagione invernale, magari mettendoli sott’olio.
Rendile ancora più gustose utilizzando la spezia giusta: scopri come coltivare lo zafferano!
10. La difesa da malattie e parassiti
Infine, l’attenzione deve ricadere anche alle modalità di protezione delle zucchine da malattie e parassiti. Per quanto riguarda le malattie fungine, l’oidio (o mal bianco) è la peggiore: si presenta come una patina di muffa che si deposita sulla superficie delle foglie e, una volta attecchita, causa numerosi problemi all’intera pianta. Per prevenirne la formazione puoi utilizzare lo zolfo in polvere oppure una soluzione di acqua e bicarbonato di sodio.
Tra i parassiti animali, invece, i più invasivi sono gli afidi: proliferano velocemente e, se non controllati, possono rovinare l’intera coltivazione. In questo caso puoi:
- agire preventivamente e usare il macerato di ortica e l’infuso d’aglio;
- intervenire con il sapone di Marsiglia che, oltre ad allontanare gli insetti, è anche in grado di rimuovere la fastidiosa melata che questi ultimi rilasciano.