Con l’arrivo della bella stagione ci si trova a dover fronteggiare un problema non solo ampiamente diffuso, ma anche molto fastidioso: la presenza degli insetti. Eccoli lì, a ronzarti sempre intorno, disturbano le tue cene all’aperto o i tuoi riposini pomeridiani. Per non parlare di zanzare, api e moscerini che, oltre al ronzio insopportabile, possono anche pungere scatenando reazioni allergiche, prurito e inestetismi permanenti.Â
Ma non tutto è perduto: puoi munirti di diversi strumenti che ti supportino nella tua lotta contro gli insetti sia naturali, che artificiali. Se non sei un amante degli insetticidi e preferisci evitare prodotti chimici, punta su qualcosa che può, da una parte, risolvere il problema e, dall’altra, contribuire all’arredamento della tua casa e del tuo giardino: le piante carnivore!
Piante carnivore: caratteristiche e tipologie
Le piante carnivore sono conosciute anche come piante “insettivore” dato che hanno la capacità di intrappolare e divorare animali e protozoi, nello specifico insetti, con il fine di trarne nutrimento. Questa caratteristica nasce dalla loro esigenza di adattamento in ambienti privi di nutrienti, come le torbiere, le rocce affioranti o le paludi. Attraverso gli insetti, quindi, le piante carnivore riescono ad integrare le sostanze mancanti con le proteine animali, potendo così sopravvivere.Â
Esistono circa 600 specie di piante carnivore, che si suddividono in generi e famiglie. Per essere considerate tali devono essere in grado di intrappolare le loro prede almeno in 5 modi differenti:
- trappole ad ascidio: la preda viene catturata all’interno della foglia che, solitamente, ha la forma di una caraffa e attraverso la quale viene poi digerita;
- trappole adesive: in questo caso, le foglie possiedono una sostanza adesiva, la mucillagine, che incolla le prede ed impedisce loro di scappare;
- trappole a scatto (o a tagliola): queste rilevano il movimenti delle prede e, non appena queste ultime sono vicine, le intrappolano al loro interno;
- trappola ad aspirazione: con questa avviene un vero e proprio risucchio della preda tramite una particolare vescica dal nome utricolo;
- trappola a nassa: la pianta che la utilizza possiede dei peli che attirano le prede al suo interno, senza lasciare loro alcuna via di fuga.Â
5 piante carnivore contro gli insetti
Ti sta incuriosendo l’argomento? Cominci a pensare che acquistando una pianta carnivora potresti risolvere i tuoi problemi? Ecco, allora, per te un elenco di 5Â piante insettivore in grado di catturare e mangiare gli insetti che potrebbero fare al caso tuo! Ti consigliamo di dare un’occhiata anche a questo set se vuoi cominciare a coltivare delle piante carnivore.
1. Drosera capensis
La prima pianta insettivora che puoi considerare è la Drosera capensis, la più famosa tra le piante carnivore. Si tratta di un esemplare dotato di peli ghiandolari che sprigionano un liquido colloso sul quale qualsiasi malcapitato insetto rimane irrimediabilmente incollato. Successivamente, gli stessi peli lo avvolgono e lo divorano, trasferendo alla pianta sostanze ricche di azoto.
2. Dionaea muscipula
Un’altra pianta carnivora che merita attenzione è la Dionaea muscipula, alta circa 10 centimetri. Le sue trappoli sono posizionate nella zona finale delle sue foglie a cerniera, munite di setole percettive capaci di attirare gli insetti. Se toccate ripetutamente, queste setole fanno aprire e chiudere le foglie, in modo da imprigionare le prede al loro interno. In seguito, gli insetti vengono trasformati in nutrimento carico di azoto per la pianta stessa. Soprattutto in estate, la Dionaea muscipula è molto attiva e riesce a catturare non solo le mosche, ma tantissime altre varietà di insetti. Un vero e proprio insetticida tutto naturale!
3. Sarracenia purpurea
Eccoci adesso alla Sarracenia purpurea, la più efficace tra tutte le piante insettivore in commercio (e in natura). Possiede delle lunghe foglie che formano un imbuto e riesce a raggiungere anche i 70 centimetri di altezza. Alcune specie mostrano un cappuccio colorato capace di attirare gli insetti tramite una sostanza, contenuta al suo interno, altamente narcotizzante, che stordisce le prede e le fa cadere attraverso dell’imbuto per poi, in ultimo, farle annegare in un liquido presente all’interno. Oltre a poter essere coltivata con semplicità , regala anche dei fiori belli e appariscenti, che ravvivano e arricchiscono qualsiasi giardino!
4. Nephentes
Arriva il turno della Nephentes, munita di foglie modificate chiamate “ascidi”, attraverso le quali cattura gli insetti dopo averli attratti tramite il colore e dal nettare presente sul bordo. Nello specifico, il nettare rende viscida la superficie delle foglie, fa scivolare l’insetto all’interno della pianta e lo fa annegare in un liquido presente all’interno.
5. Darlingtonia californica
In ultimo, la Darlingtonia californica: possiede un rizoma breve ed i suoi ascidi possono essere lunghi qualche centimetro. Sono di colore verde smeraldo e si presentano a forma di tubo espanso, con un piccolo coperchio in cima che impedisce all’acqua piovana di diluire il liquido presente all’interno. Il nettare di questa pianta attira gli insetti che, durante il volo, urtano il coperchio sulle foglie e finiscono dentro, dove verranno mangiati e digeriti. Questa specie di pianta insettivora trova il suo habitat ottimale all’interno di una serra fredda, umida e ombreggiata, con una temperatura costante. In estate, ama il caldo e le zone soleggiate, ma sempre su un terreno umido.