Hai mai provato a utilizzare gli oli essenziali? In base agli ingredienti che li compongono possono essere utili sotto diversi aspetti: deodorano gli ambienti, tengono lontani gli insetti, profumano l’acqua della vasca durante un bagno caldo e via dicendo.
Tra l’altro, gli oli essenziali possono essere realizzati anche in casa, senza necessariamente doverli acquistare in erboristeria o in negozi specializzati; per farlo, oltre agli ingredienti per la composizione, può servire uno strumento molto particolare di nome alambicco.
Non ne hai mai sentito parlare? Vuoi scoprire cos’è e come funziona? Continua a leggere per scoprire tutti i dettagli!
Alambicco: cos’è e come funziona
L’alambicco è uno strumento che consente di effettuare il processo di distillazione, una pratica dalle origini antichissime che consente di separare una sostanza dall’altra. Il principio sul quale si basa il suo funzionamento è strettamente collegato ai differenti punti di ebollizione delle due sostanze che, appunto, devono essere distillate.
I primi alambicchi (o distillatori) avevano dimensioni decisamente piccole ed erano realizzati in vetro, con una caldaia dotata di una cucurbita con sopra un duomo (l’odierna precamera di raffreddamento) e sigillata con mastice di argilla. In seguito, è stato aggiunto un contenitore laterale in legno all’interno del quale terminava un tubo proveniente dal duomo, un primo prototipo della più attuale serpentina. Infine, oltre a perfezionare la forma, sono stati introdotti altri materiali di produzione, primo tra tutti il rame che, nel corso del tempo, ha conquistato il primato.
I distillatori più comuni sono realizzati in rame per diversi motivi:
- è un materiale estremamente filtrante, nel senso che si lega chimicamente alle molecole contenenti lo zolfo residuo del processo di vinificazione, evitando che questo finisca nel distillato eliminandolo durante il processo di estrazione
- è un efficace conduttore termico, quindi può essere utilizzato anche in caso di alte temperature senza risentire dello sbalzo di calore, consentendone anzi una diffusione omogenea all’interno della caldaia in modo da favorire il raggiungimento del punto di ebollizione di tutti gli elementi al tuo interno;
- è facile da lavorare grazie alla sua duttilità e alla sua malleabilità, quindi si presta alle lavorazioni artigianali e alle tipiche curvature degli alambicchi.
Tipologie e caratteristiche degli alambicchi per oli essenziali
Alambicchi per oli essenziali a immersione
Nei distillatori a immersione la materia prima da distillare viene posta all’interno della caldaia a contatto con l’acqua che, scaldandosi, da vita ai vapori contenenti proprietà e alcool delle vinacce. Questi si condensano in un secondo momento, grazie al sistema di raffreddamento.
Alambicchi per oli essenziali in corrente di vapore
I distillatori in corrente di vapore, invece, sono i famosi estrattori per oli essenziali, cioè strumenti che consentono di ricavare piacevoli essenze da piante aromatiche e officinali. Sono molto simili ai distillatori a immersione, ma sono dotati di una colonna filtro centrale che consente di distillare in corrente di vapore tenendo lontane le erbe dall’acqua. Questo modello di alambicco è composto da una caldaia, da una colonna filtro e da una precamera di raffreddamento: si versa l’acqua nella caldaia e si posizionano le materie prime nella colonna filtro; i vapori provenienti dalla caldaia vengono prima filtrati dal groviglio di rame, raccolgono le proprietà delle erbe e finiscono, infine, nell’area dedicata al condensamento.
Tipologie di raffreddamento degli alambicchi per oli essenziali
Che si tratti di distillatori a immersione o in corrente di vapore, esistono diverse tipologie di raffreddamento che caratterizzano i diversi modelli. Ecco i due principali:
Alambicco per oli essenziali a fungo
Il distillatore a fungo può essere acquistato con capacità diverse, che oscillano tra 1 litro e 72 litri, ed è molto pratico e maneggevole. Il suo sistema di raffreddamento è diretto, con la vasca posizionata proprio sopra la caldaia, esattamente dove deve circolare l’acqua che consente la condensazione del distillato. Da qui nasce la denominazione “a fungo”, dato che ne ricorda anche vagamente la forma.
Il funzionamento di un alambicco a fungo è piuttosto semplice: utilizza il principio della distillazione a immersione spiegata in precedenza, che prevede la distillazione del prodotto dopo essere stato posto a bagno nella caldaia; successivamente, si posiziona l’alambicco sul fuoco e, monitorando le tempistiche, si procede con il taglio di testa e coda del risultato finale.
Alambicco per oli essenziali a serpentina
Il distillatore a serpentina, invece, è praticamente il modello più diffuso e conosciuto in assoluto. Anche in questo caso, si può acquistare con una capacità che da 1 litro a 72 litri.
Viene chiamato anche alambicco discontinuo, dato che la sua capacità lavorativa non è continuativa: alla fine di ogni distillazione, infatti, bisogna interrompere il processo per ricaricare la caldaia con la materia prima per poter procedere con una nuova operazione.
L’alambicco a serpentina è composto da due corpi ben distinti, dotati di una caldaia collegata attraverso un tubo di gomma a una serpentina di raffreddamento laterale posizionata all’interno di un contenitore con ingresso/uscita d’acqua, che consente un riciclo costante e una refrigerazione congeniale.
Alambicco a bagnomaria
Sebbene la distillazione a bagnomaria richieda parecchio tempo, costituendo uno dei metodi più lenti di conseguenza, in ambito artigianale è ancora particolarmente gettonata offrendo risultati migliori in termini di estrazioni aromatiche, in particolare nel caso della produzione di alcolici. Nell’alambicco a bagnomaria possiamo distinguere due cappe nella caldaia, dove circola l’acqua bollente o il vapore per riscaldare la vinaccia sita all’interno, nonché immersa nell’acqua. Quanto evapora tende a passare nella colonna di distillazione. Il passaggio successivo è la condensazione in una serpentina. Il funzionamento è dunque molto simile a quello di un classico alambicco, ossia quello tradizionale.