Per chi coltiva l’orto per passione o lo fa proprio di mestiere, far sì che il terreno sia sempre predisposto alla coltura rientra tra le priorità assolute. Alcune tipologie lo sono per nature altre, invece, hanno bisogno di qualche incentivo per contenere tutte le proprietà nutritive necessarie alle piante per crescere.
In questi casi entra in ballo il concime, un insieme di sostanze chimiche o naturali che viene utilizzato con l’obiettivo di fornire il nutrimento necessario alle piante e a migliorare le caratteristiche originali del terreno. La mano dell’uomo diventa, quindi, fondamentale.
I concimi sono conosciuti anche come fertilizzanti e possono essere suddivisi in organici e chimici. Generalmente, si preferiscono i primi ai secondi per una questione di sicurezza non solo per le colture, ma anche per chi mangerà il prodotto finale.
Scopriamo insieme quali sono, a cosa servono e quali scegliere per coltivare il proprio orto personale!
Concimi organici per orto: le 8 tipologie migliori
Se vuoi coltivare il tuo terreno in modo del tutto biologico, i concimi organici fanno proprio al caso tuo: basta fornirli al suolo per far crescere sane e rigogliose le tue piante! Ne esistono davvero diversi in natura e possono essere suddivisi in base alla loro origine, se animale o vegetale. Ecco quali sono i migliori:
1. Il letame per concimare l’orto
Tra tutti i tipi di concime organico, il letame è sicuramente il più conosciuto, il utilizzato e il più semplice da reperire. Ha origine animale e proviene solo ed esclusivamente da allevamenti condotti secondo la normativa del settore biologico.
In base all’animale di provenienza, il letame può assumere delle caratteristiche ben precise: può contenere altre sostanze organiche presenti nella lettiera (come la paglia) ed è ricco di azoto, fosforo, potassio, calcio, magnesio, zolfo, ferro, zinco, rame, boro.
Si rivela eccellente per ammendare (cioè arricchire) i terreni agricoli, migliorandone la struttura e rendendoli ancora più adatti alla coltivazione. Ad oggi, non è sempre semplice reperire del buon letame biologico a causa della presenza di numerosi allevamenti intensivi. Per questo, se ne hai la possibilità , potresti produrlo personalmente allevando qualche piccolo animale da cortile. L’importante è che venga utilizzato solo quando maturo e, quindi, privo di funghi e batteri.
2. Il concime organico stallatico per orto
Una buona alternativa al letame è lo stallatico pellettato o in polvere, ovvero il letame essiccato e versato in appositi sacchi. Così impacchettato semplifica le operazioni di trasporto e stoccaggio in magazzino e, di conseguenza, rientra tra i più richiesti in assoluto.
Questa tipologia di concime organico è consigliata a chi coltiva un orto biologico su piccoli terreni oppure in ambienti urbani, dato che è valido anche per le colture in vaso. Gli elementi nutrizionali contenuti al suo interno sono uguali a quelli del letame, ma non si rivela altrettanto efficace per quanto riguarda l’ammendamento del terreno. Il vantaggio sta nel fatto che, essendo concentrato in pellet o in polvere, ne basta davvero posto per riuscire a fertilizzare adeguatamente un terreno.
3. Il compost organico per orto
Grazie alla raccolta differenziata della spazzatura, ultimamente si è diffusa la pratica della produzione di compost domestico fai da te. In pratica, tutto ciò che dovrebbe essere smaltito nell’umido viene riciclato per concimare il terreno. Questa operazione è in primis eco-friendly, e poi semplice da attuare: basta avere una compostiera dove depositare gli scarti e il gioco è fatto! Si può costruire fai da te utilizzando dei pallet, ad esempio, oppure la si può acquistare già pronta anche online.
Per ottenere un buon compost domestico bisogna seguire delle semplici regole: continuo arieggiamento e giusto periodo di fermentazione. Inoltre, è necessario evitare di aggiungere residui di piante trattate con pesticidi. Una volta maturo, il compost può essere utilizzato per concimare qualunque tipo di coltivazione.
4. L’humus di lombrico per concimare l’orto
Un altro concime organico molto interessante è l’humus di lombrico, che deriva proprio dall’allevamento di lombrichi, quei piccoli animaletti che si trovano naturalmente nel terreno. Grazie al loro lavoro e ai loro scarti, riescono ad arricchire la terra in modo straordinario. Per acquisire l’humus dei lombrichi viene utilizzata una lettiera piena di letame animale, di cui i lombrichi vanno molto ghiotti; una volta maturato il contenuto, si ottiene facilmente dell’ottimo concime organico da impiegare nel proprio orto.
Un grande vantaggio dell’humus di lombrico è che non emana cattivi odori e contiene un’ottima concentrazione degli elementi nutrizionali necessari alla crescita delle piante. Inoltre, nonostante rilasci il nutrimento in modo lento e costante, lo fornisce alle colture in modo immediato ed è facilmente reperibile sia online, sia in negozi specializzati.
5. I lupini macinati come concime per orto
Un concime organico di origine vegetale prevede i lupini macinati, ideali per la coltivazione di agrumi e piante acidofile (corbezzolo, mirto o mirtillo). Se, quindi, nel tuo orto coltivi anche lupini, hai a portata di mano un concime organico che puoi produrre tranquillamente in casa semplicemente macinandoli. In alternativa, puoi sempre acquistarlo.
6. Il macerato d’ortica come concime organico per orto
Il macerato di ortica è, in primo luogo, un valido antiparassitario naturale. Al contempo, però, è anche un ottimo concime bio di origine vegetale: basta impiegarlo concentrato, tal quale, dopo un periodo di macerazione di 15 giorni. Si tratta di un composto ricco di azoto e altri oligoelementi organici altamente nutritivi. Tra l’altro potrebbe essere gratuito, dato che si può realizzare raccogliendo l’ortica che cresce spontaneamente in natura.
7. La concimazione dell’orto con la cenere di legna
Un altro concime organico di origine vegetale è la cenere di legna, cioè il residui che si ottiene dopo la sua combustione. Se hai un caminetto, quindi, puoi tranquillamente raccogliere quella prodotta durante l’inverno! Vanno bene tutti i tipi di legname, tranne quelli trattati chimicamente, ma la cenere migliore si ottiene sicuramente dai rami di ulivo e dalle sue foglie, ricchi entrambi di potassio.
Impiegare la cenere di legna come concime organico per orto è molto vantaggioso: è a costo zero e da il via a una buona pratica ecologica (non va buttata via, ma ritorna alla terra). Bisogna solo prestare attenzione a non esagerare con le quantità , soprattutto se si ha a che fare con terreni argillosi o compatti o se si stanno coltivando piante acidofile, aggirandosi intorno ai 200-300 gr per metro quadrato.
8. I concimi organici liquidi per orto
I concimi organici elencati finora sono perfetti per la fase preparatoria del terreno: se l’ammenda va a buon fine, non sarà necessario incrementare la concimazione in futuro. Tuttavia, qualche carenza può sempre presentarsi: la soluzione sta nell’impiegare concimi organici liquidi, in grado di donare alle piante gli elementi nutritivi necessari per l’apparato radicale.
I concimi liquidi sono perfetti da utilizzare durante l’irrigazione; non hanno la capacità di migliorare la struttura del terreno, ma riescono a concimarlo in tempi molto brevi.
Concimi chimici per orto: caratteristiche e utilizzi
Oltre ai concimi organici di origine animale o vegetale, in commercio esistono anche concimi chimici, ottenuti a livello industriale e attraverso reazioni chimiche di laboratorio. Si suddividono in:
- azotati (nitrici, organici e ammoniacali);
- potassici;
- fosfatici;
- complessi (binari e ternari).
Il titolo del concime è definito dalla percentuale in peso dell’elemento presente sul totale: l’azoto è espresso in N, il fosforo in P e il potassio in K. Gli effetti di questi concimi sulle piante dipendono da diversi fattori ma, prima di procedere, bisogna tenere conto di quale elemento il terreno abbia principalmente bisogno e la capacità di assorbimento delle colture.
Questi elementi sono molto importanti per la coltivazione del pomodoro, tanto da rientrare tra i nutrienti essenziali dei principali concimi per pomodori.Â
I fertilizzanti azotati in forma nitrica sono quelli che permangono maggiormente nel terreno, mentre quelli potassici e fosfatici agiscono più lentamente. Il loro periodo di somministrazione può variare in base al tipo di pianta e alle caratteristiche dell’elemento ma, in linea di massima, si possono distinguere 4 periodi di concimazione:
- la concimazione di fondo, che serve ad arricchire i terreni poveri destinati a colture arboree;
- la concimazione presemina;
- la concimazione localizzata, che avviene nel corso della semina;
- la concimazione di copertura, che può essere localizzata o su tutta la superficie.
9. NPK come concime chimico per orto
Con NPK si indica il concime a base di azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) di origine chimico-minerale. Viene utilizzato principalmente per incentivare la presenza di alcuni minerali nel terreno e, abbinandolo con del concime organico, il risultato è davvero sorprendente. Si tratta della soluzione più adatta per la concimazione dell’olivo.Â
L’accortezza risiede nel cercare di bilanciare il più possibile la composizione del terreno tenendo sempre conto delle caratteristiche delle piante che dovrà ospitare e della loro capacità /necessità di assorbimento di determinati elementi nutritivi.