Per chi ama prendersi cura del proprio giardino, o per chi il giardiniere lo fa di mestiere, il sistema di irrigazione è di fondamentale importanza. Se si ha a che fare con un piccolo orto o, comunque, una superficie di piccole dimensione, allora un annaffiatoio andrà benissimo; al contrario, se si devono trattare estensioni abbastanza ampie, allora è sicuramente il caso di valutare l’acquisto di irrigatori professionali, composti da tubi specifici.
5 tipologie di tubi per irrigazione
Anche la scelta del tubo per irrigazione dipende molto dalla destinazione d’uso: stando per molto tempo sotto il sole, infatti, la gomma tende a deteriorarsi e risulta più comodo scegliere un modello che sia funzionale all’attività che si andrà a svolgere.
Se hai bisogno di acquistare un tubo per irrigazione ma non sai proprio da dove iniziare, leggi la nostra guida e scegli la soluzione migliore alle tue esigenze!
1. Tubo per irrigazione in PVC rinforzato
Se cerchi uno strumento di ultima generazione, il tubo per irrigazione in PVC rinforzato è sicuramente il migliore, dato che è quello più resistente sia agli agenti atmosferici, sia alla pressione dell’acqua interna. Interamente realizzato in cloruro di polivinile (conosciuto, appunto, come PVC) mescolato con plastificanti, si presenta estremamente flessibile ed è il classico antigelo. Perfetto per irrigare le piante presenti in balcone o in superfici poco estese.
Il tubo in PVC può essere anche rinforzato e, in questo caso, può essere di due tipi:
- retinato: al suo interno presenta una doppia spirale, incrociata tra i due strati di PVC. Non è molto flessibile, ma è sicuramente resistente alla forte pressione;
- magliato: è un tessuto a maglia, in fibra di poliestere o kevlar, che rinforza lo strumento. Qui gli strati sono piuttosto morbidi, quindi si riavvolgono molto facilmente e si prestano per estensioni fino a 15 mq.
2. Tubo per irrigazione in polietilene
Il polietilene è una resina termoplastica a base di un polimero sintetico semplice; di conseguenza, è il materiale plastico più economico presente sul mercato e il più utilizzato in edilizia. Per quanto riguarda le tubazioni, si rivela favorevole perché sopporta alti livelli di pressione e si mostra estremamente resistente e longevo. Ideale per irrigazioni automatizzate, serre e orti.
3. Tubi per irrigazione in ferro e acciaio
I primi tubi per la conduzione di acqua potabile erano realizzate in ferro ripiegato e saldato; poi, con il passare del tempo, sono stati sostituiti da tubature in acciaio e privi di saldatura, rigidi e piegabili al calore. Essendo molto propensi ad intasarsi a causa di incrostazioni e calcare, sono stati soppiantati dal rame e, oggi, vengono utilizzati principalmente per le condutture di gas da installare all’aperto.
4. Tubi per irrigazione in rame e multistrato
I tubi in rame sono ricoperti da materiale plastico per essere protetti dalla corrosione derivante dal contatto con cemento e calce. Oggi rientra tra i materiali più difficili da trovare e, quindi, tra i più costosi. Proprio per questo, si opta per i tubi in multistrato.
Il tubo per irrigazione in multistrato può essere utilizzato per la conduzione sia di gas, che di acqua. Viene realizzato con la sovrapposizione di materiali diversi, che gli conferiscono flessibilità e resistenza.Â
In genere, gli strati sono 5:
- PE RT, polietilene a resistenza termica maggiorato, ovvero un materiale atossico che può stare a contatto con l’acqua;
- una barriera connettivo-adesiva, che fa da collante con il terzo strato;
- metallico, di solito in alluminio, con l’obiettivo di limitare la dilatazione longitudinale, contenere la pressione e arginare il contatto con l’ossigeno;
- altro cuscinetto connettivo-adesivo;
- PE RT, con la funzione di schermare i raggi.
5. Tubo per irrigazione in poliuretano
Tra i vari materiali in circolazione, il poliuretano rientra sicuramente tra i più duttili; l’espanso, nello specifico, in caso di tubazioni è perfetto per isolarle, contenuto all’interno di una sfoglia esterna in PVC o lamierino. La sua caratteristica migliore consiste nel saper ritornare esattamente alla forma originale anche dopo una notevole sollecitazione e, proprio per questo, si rivela adatto ai tubi di irrigazione, sottoposti spesso a forti pressioni e sbalzi termici elevati. Solitamente, però, è sconsigliato per dare acqua ai terreni; l’impiego è più diffuso invece per l’aria compressa.