Sarà capitato a chiunque di dover ospitare qualcuno in casa e, al momento di andare a dormire, di trovarsi di fronte ad un grande dilemma: e adesso dove lo metto? Il problema sorge soprattutto quando non si ha molto spazio all’interno della propria abitazione e non si ha, quindi, la possibilità di inserire un letto in più per le emergenze.
Una buona alternativa risiede nel divano letto: una volta richiuso, occupa molto meno spazio di un letto normale e può essere sfruttato in altro modo. Se, però, non si dispone neanche di questo, ecco la soluzione migliore: il materasso gonfiabile da casa! In molti credono che si tratti di un’opzione valida solo per il campeggio ma, in realtà, si rivela estremamente utile e funzionale anche tra le mura domestiche!
Come scegliere un materasso gonfiabile da casa: 12 caratteristiche da non sottovalutare
A parte lo spazio a disposizione, sono diversi i fattori che bisogna tenere in considerazione prima di acquistare un materasso gonfiabile, a maggior ragione se si debbano soddisfare esigenze ben precise. Ecco 12 aspetti da valutare in fase di acquisto:
1. Tipologia
Di materassi gonfiabili ne esistono davvero numerose tipologie ma, volendole raggruppare in 2 macrocategorie, si possono distinguere in materassi da casa e materassi da campeggio. In entrambi i casi, il loro utilizzo è generalmente sporadico e occasionale, ma non mancano coloro che lo preferiscono ai tradizionali materassi a molle, in lattice o in schiuma. In questi casi, allora, è consigliabile prendere bene le misure della rete già in possesso o delle dimensioni della camera, in modo da non ritrovarsi con un materasso troppo grande e ingombrante.
2. Misure
Il secondo step riguarda i numeri, ovvero le misure: altezza e carico massimo sono le principali, mentre si può sorvolare su larghezza e lunghezza. Infatti, in base alle proprie necessità, si può scegliere un modello matrimoniale o singolo, più alto o più basso.
3. Altezza
L’altezza di un materasso gonfiabile è fondamentale perché è strettamente collegata alla categoria del modello. In linea di massima, un materasso gonfiabile da casa dovrebbe essere alto almeno 45 centimetri, ovvero quelli che garantiscono un buon supporto del corpo, soprattutto di fronte a soggetti anziani o con difficoltà di movimento.
4. Carico massimo
Il carico massimo di un materasso gonfiabile è importante perché, trattandosi di uno strumento gonfiato ad aria, se dovesse ricevere un peso maggiore del dovuto potrebbe facilmente lacerarsi. Questo dato, comunque, è riportato sulla confezione e di solito ammonta ai 250/270 kg per un modello matrimoniale.
5. Sistema di gonfiaggio
Uno degli svantaggi del materasso gonfiabile è quello di non essere pronto all’uso, ma richiede un po’ di tempo per essere gonfiato e, di conseguenza, sgonfiato. La prima operazione può essere compiuta in 3 modi differenti:
- a fiato: si tratta, ovviamente, del metodo più faticoso e impegnativo e, proprio per questo, è quello maggiormente sconsigliato. Al massimo, lo si può attuare con un materassino sottile da campeggio, ma di fronte ad un matrimoniale meglio valutare qualcos’altro;
- pompa manuale: le pompe manuali possono essere a mano o a pedale, richiedono uno sforzo fisico notevole ma non eccessivamente impegnativo. Non è il metodo più comodo ma, non richiedendo supporto elettrico, non spreca energia e non comporta alcuna perdita economica;
- pompa elettrica: questo sistema consente di gonfiare un materasso in pochi minuti evitando qualunque sforzo fisico. Richiede un’alimentazione elettrica ed essendo piuttosto rumoroso è meglio non attuarlo in luoghi dove è richiesto il silenzio assoluto.
6. Comfort
Bisogna ammetterlo: un materasso gonfiabile non potrà mai essere tanto comodo quanto un modello tradizionale a molle, in lattice o in schiuma. Il mercato, però, offre diverse opzioni che regalano un comfort accettabile, quanto basta per non scatenare forti mal di schiena.
7. Strati
Chiunque abbia utilizzato un materasso gonfiabile ha sicuramente lamentato il fatto di aver sentito freddo durante la notte. Per evitare che questo accada, possono essere attuati alcuni accorgimenti utili. Partendo dal presupposto che la maggior parte dei modelli è composta da 2 camere d’aria disposte l’una sull’altra e che, tra loro, si viene a creare una fessura, è possibile inserire al suo interno un lenzuolo in modo che rimangano ben salde. La loro unione tratterrà il calore, evitando di far sentire troppo freddo.
Alcuni modelli “luxury” sono già dotati di uno strato in memory foam, un materiale flessibile che distribuisce la pressione del corpo in modo omogeneo, poco traspirante e capace di trattenere il calore.
8. Sostegno
Anche in fatto di sostegno al corpo il materasso gonfiabile presenta qualche pecca: magari tende a sgonfiarsi con il peso o, in quelli matrimoniali potrebbe crearsi un avvallamento centrale. Una soluzione valida potrebbe risiedere nell’acquistare un modello che abbia 2 camere d’aria, che possono essere disposte non solo l’una sull’altra, ma anche affiancate in modo da creare due zone da gonfiare singolarmente.
Inoltre, sempre meglio optare per materassi che presentano un rigonfiamento sulla zona testa, in modo da riposare più comodamente e non sforzare il collo.
9. Accessori
Molte varianti di materasso gonfiabile hanno in dotazione diversi accessori, utili più che altro alla manutenzione. Sicuramente non dovrebbe mai mancare un kit di riparazione o la pompa manuale/elettrica, nel caso in cui il metodo di gonfiamento ne preveda la presenza.
10. Materiali
Nel caso del materasso gonfiabile, i materiali di realizzazione sono importanti ma non troppo, dato che non esistono grosse differenze tra loro. Generalmente, quasi tutti i modelli sono prodotti in PVC, una plastica molto elastica e resistente, rivestita da un materiale fioccato molto simile al velluto che consente una buona traspirazione della pelle.
11. Marca
Come in tutti i settori, anche in quello dei materassi gonfiabili esistono brand molto conosciuti e famosi per la loro professionalità e per la qualità dei loro prodotti. Sicuramente, il consiglio è quello di scegliere modelli di marca in modo da andare sul sicuro: magari si spenderà qualche euro in più ma, in base al risultato, ne varrà sicuramente la pena.
12. Prezzo
Infine, il prezzo: a dire il vero, diventa irrisorio se paragonato a quello dei materassi tradizionali, anche quelli più economici. In linea di massima, si parte da un costo minimo di 15 euro per arrivare ad un massimo di 100 euro. Esistono, ovviamente, varianti con un prezzo maggiore poiché offrono strati in lattice o in memory foam che consentono un riposo migliore, soprattutto se continuo e prolungato. Se si mira, invece, ad un materasso gonfiabile per uso sporadico, allora la cifra di riferimento non dovrebbe superare i 60 euro.