Anche in assenza di un vero e proprio giardino, è possibile creare una piccola area verde anche in balcone o in terrazzo. Hai già provveduto? Allora sei già a buon punto! Ma hai pensato di inserire anche delle piante che non siano solo belle esteticamente, ma possano rivelarsi anche utili grazie ai benefici che possono apportare alla tua salute?
Una di queste è la lavanda, una pianta che può essere coltivata sia in vaso che in terra. Rientra tra le tipologie più utilizzate e apprezzate fin dai tempi più antichi grazie alle sue capacità di detergere, profumare e curare il corpo. Piantarla, quindi, in casa può essere comodo e tornare utile in tante occasioni!
Aspetto e varietà della lavanda
Prima di addentrarci su come è meglio coltivare la lavanda, facciamo un passo indietro per conoscerla un po’ meglio. Innanzitutto, si tratta di un arbusto dotato di un fusto basso e legnoso dal quale partono gli steli. Crescendo rimane comunque piccolina, non supera i 50 cm ma, in compenso, si allarga diventando molto folta. Le sue foglie sono allungate e presentano un colore grigio-verde, mentre i fiori sono viola e si dispongono in spighe.
Esistono diverse varietà di lavanda, che si differenziano per colore e profumazione. Quelle più adatte alla coltivazione casalinga sono:
- la dentata: alta 70 cm, foglie dentate, profumo delicato, fiori lilla che crescono in autunno, teme il freddo;
- la angustifolia: alta quasi 1 metro, foglie chiare e fiori color malva che spuntano in estate;
- la lanata: alta fino a 50 cm, foglie larghe, fiori viola scuro che arrivano in agosto; profumo intenso;
- la stoechas: alta fino a 60 cm, selvatica, si adatta facilmente al freddo.
Coltivare la lavanda: consigli utili
Così come tutte le piante, anche la lavanda ha bisogno di condizioni ottimali per crescere al meglio. Prima di procedere con la semina, quindi, assicurati che tutto il contorno sia ben predisposto ad accoglierla e vedrai che bel risultato otterrai alla fine! In particolare, tieni bene a mente questi fattori:
Il clima
La lavanda è, generalmente, una pianta molto rustica che cresce spontaneamente. Ha una forte resistenza sia al caldo, che al freddo ma patisce il gelo. Sicuramente al sole da il meglio di sé ma è bene trovare la zona migliore per farla crescere, che deve essere:
- abbastanza soleggiata;
- sufficientemente ventilata;
- priva di umidità :
- lontana da altre piante, che potrebbero limitarne la crescita.
L’innaffiatura
La lavanda non ama essere sommersa di acqua, quindi l’innaffiatura deve essere regolare ma non abbondante. Inoltre, deve essere effettuata solo in presenza di terreno totalmente asciutto, evitando i ristagni. Il modo migliore per farla crescere al meglio è esporla alla luce e dotarla di un terreno sufficientemente drenato, che non attiri fastidiosi parassiti che possano danneggiarla.
Il terreno
Il periodo migliore per concimare il terreno predisponendolo alla presenza della lavanda è quello compreso tra marzo e maggio: questa operazione ti garantirà una fioritura abbondante, colorata e super fiorente!
Come coltivare la lavanda nell’orto e in giardino
Come accennato all’inizio, la lavanda può essere coltivata sia in giardino, sia in vaso. Se decidi per la prima opzione, allora ricordati di seguire i suggerimenti finora elencati e di fare molta attenzione alla quantità di acqua.
Per trapiantare una piantina di lavanda in giardino o nell’orto, scava una piccola buca, leggermente più profonda delle radici. Posiziona la piantina e ricoprila con il terriccio. Tienila lontana da eventuali altre piante, perché potrebbero soffocarla impedendone la crescita regolare. Durante l’inverno, ricopri il terreno circostante con la pacciamatura per evitare il congelamento e, per proteggerla dal vento e dal freddo, puoi decidere fin dall’inizio di piantarla accanto ad un muretto o ad una roccia.
Come coltivare la lavanda in vaso
Se, invece, decidi di piantare la tua lavanda in vaso, che potrai poi posizionare in balcone in primavera o in estate, ricordati di scegliere una zona soleggiata. In caso di clima rigido, portala in casa per proteggerla ma lasciala sempre accanto ad una porta o ad una finestra.
Puoi scegliere se acquistare dei semi o direttamente una piantina da trapiantare. In ogni caso, scegli un vaso all’interno del quale dovrai disporre uno strato di palline di argilla espansa da ricoprire con il terriccio. Innaffiala solo se il terreno appare asciutto e comportati come se si trovasse in giardino. Le regole sono praticamente le stesse!
Potatura e raccolta della lavanda
Una volta che avrai ottenuto la tua piantina di lavanda profumata e rigogliosa, dovrai anche prendertene cura attraverso la potatura e la raccolta:
Potatura
Bisogna effettuarla solo alla fine della fioritura e consiste nell’eliminazione delle spighe secche e dei ⅔ della chioma stessa. Probabilmente ti dispiacerà perché la vedrai improvvisamente spoglia, ma sappi che è assolutamente necessario per renderla ancora più rigogliosa in futuro.
Cerca di potarla in mezzo alle foglie, ricordandoti di lasciare almeno 4 gemme per ogni stelo presente.
Raccolta
Questa operazione è importante se decidi di sfruttare i benefici della lavanda che hai, ormai, a tua completa disposizione. Fai attenzione, però: è una procedura molto delicata, che parte dalla sommità per scendere verso i laterali della pianta, senza svuotarla del tutto.
Dopo che avrai rimosso le spighe, lasciale essiccare in un luogo chiuso, fresco, ombreggiato e ventilato: otterrai delle fonti di profumo durature ed intense, che potrai spargere in giro per casa o riporre all’interno di armadi e cassetti!
Come coltivare la lavanda: vademecum in 7 punti
Adesso sei pronto per coltivare la lavanda in casa e in completa autonomia! Potrai godere della sua bellezza estetica, del suo profumo e delle sue proprietà benefiche!
Per darti un ultimo aiuto, ecco un elenco di 7 regole fondamentali che non dovrai mai dimenticare:
- per agevolare il drenaggio dell’acqua, mescola il terriccio con del materiale organico;
- la prima concimazione è meglio farla dopo almeno 2 anni dalla semina, prediligendo un prodotto bio;
- il culmine dello sviluppo avviene dopo 3 anni dalla semina;
- la potatura deve avvenire ogni anno, subito dopo la fioritura;
- proteggi la tua pianta dal freddo e dal gelo durante l’inverno;
- essendo una pianta rustica, non ha bisogno di particolari cure per crescere serenamente ma, con piccoli accorgimenti, potrai favorirne l’aspetto sano e rigoglioso.