Le varietà di riso in commercio sono davvero numerose. Tra le più conosciute ed utilizzate in cucina troviamo sicuramente il riso basmati che, tradotto dall’indiano, significa “regina di fragranza”: i suoi chicchi, infatti, sono a grano lungo, dal sapore intenso e delicato ed emanano un profumo naturale che ricorda moltissimo quello del legno di sandalo.
Il riso basmati è da sempre coltivato in India e Pakistan, ma oggi trova larga produzione anche negli Stati Uniti. Viene consigliato a chi deve seguire una dieta equilibrata, considerando che il suo indice glicemico è di 58, contro il 90 del tradizionale riso bianco.
Ma la varietà basmati non è apprezzata solo per questo; sono diversi i motivi che rendono i suoi chicchi preferibili ad altri. Vediamoli insieme!
Proprietà del riso basmati
Come già accennato, la prima qualità del riso basmati è la capacità di non alterare i livelli di glicemia nel sangue pur mantenendo un ottimo apporto nutrizionale. Ancora meglio se consumato integrale e lavato prima di essere cotto, in modo da perdere un maggiore carico di zuccheri.
Sono numerosi i nutrizionisti che consigliano di introdurre il consumo di riso basmati 1 o 2 volte a settimana, dato che si rivela:
- ipoglicemico: è ricco di amilopectina, che impedisce l’innalzamento della glicemia;
- facilmente digeribile: l’amilosio contenuto al suo interno viene assimilato appena 2 ore dopo la masticazione;
- tonico gastrico: contribuisce a mantenere l’equilibrio delle funzioni gastrointestinali grazie all’alto contenuto di fibre;
- tonico del sangue: stimola e regola la circolazione sanguigna;
- molto saziante: i suoi chicchi assorbono molta acqua e portano ad un senso di sazietà facilmente e velocemente;
- ricco di sali minerali: soprattutto di potassio;
- povero di grassi.
Volendo trovare una peculiarità che lo renda unico, il riso basmati è sicuramente quello più versatile tra le varietà disponibili: si adatta a qualunque esigenza e può essere utilizzato per realizzare risotti, accompagnare altri piatti caldi o come base per insalate fredde. Tutto questo, senza perdere consistenza, gusto e profumo!
Caratteristiche del riso basmati
Se vuoi scegliere un riso basmati di qualità, che soddisfi appieno le tue aspettative e che si mostri all’altezza di quanto detto finora, allora devi tenere in considerazione alcuni aspetti:
Gusto aromatizzato
Il riso basmati ha un sapore ben preciso, naturalmente aromatizzato dalla pianta erbacea tipica delle zone di coltura. Non a caso, nella lingua hindy “basmati” significa “intriso di sapore”. Un chicco che non possiede questa caratteristica non è di certo basmati.
Profumo intenso
Così come il gusto, anche il profumo è aromatizzato e molto particolare. Questo permette al riso basmati di essere una buona base di partenza per piatti speziati, che ricordano l’Oriente e si accompagna perfettamente a secondi piatti di carne.
Indice glicemico basso
Già detto (ma ripeterlo fa sempre comodo): il riso basmati ha un indice glicemico davvero irrisorio ed è l’ideale per chi ha bisogno di seguire una dieta alimentare sana ed equilibrata o vuole semplicemente mantenersi in forma.
Senza glutine
Altro aspetto molto importante: il riso basmati è privo di glutine, prestandosi a piatti per celiachi o per chi preferisce limitare il consumo di glutine nella propria alimentazione quotidiana.
Privo di grassi
Anche questa caratteristica lo rende perfetto per diete dimagranti o mirate a prevenire problemi di salute. Il riso basmati, non contenendo grassi, può essere consumato da chiunque senza creare alcun problema!
Ricco di fibre e sali minerali
Soprattutto quello integrale, ma non solo, ha un alto contenuto di fibre: in questo modo regolarizza l’intestino, apporta il giusto nutrimento all’organismo e sazia facilmente. Inoltre, è ricco di sali minerali, soprattutto di potassio.
Riso basmati: cottura e ricette
Amatissimo e consumatissimo nelle cucine non solo di chef stellati, ma anche di gente comune, il riso basmati può essere cotto in vari modi e dare lo spunto per numerose ricette. Per gustarlo al meglio, è sempre meglio lessarlo in acqua bollente con l’aggiunta di un pizzico di sale. Il suo tempo di cottura oscilla tra i 10 e i 30 minuti, sia per il bianco che per l’integrale.
Una volta cotto può essere servito così com’è, magari condito con un filo di olio d’oliva, una spruzzata di parmigiano e una spolverata di pepe nero; oppure può essere adoperato per realizzare piatti più elaborati che, magari, mostrano influenze indiane e orientali.
Qualche idea creativa vede il riso basmati accompagnato da verdure, frutta secca a guscio e spezie a piacimento tra zenzero, cannella, cumino e coriandolo. Ma non solo: puoi preparare degli ottimi risotti e gustose minestre, oppure insalate fredde, arancini, verdure ripiene o polpette ben farcite. Basta solo un po’ di fantasia ed il gioco è fatto!